Il primo Nokia…

Il primo Nokia che entrò nella nostra famiglia era nel 1990, un pesantissimo Etacs che se lo lanciavi potevi anche far male. Il primo era di papà, poi arrivò anche il pesantissimo Etacs della mamma, ma si differenziava dal primo per la mascherina in plastica. Poi siamo passati al Ringo. Poi alla GSM e allora lì la famiglia si è differenziata in modelli figosi, ma usati per telefonare, e modelli basici.
Io sono sempre stata il consumatore mediano della famiglia. Iniziai con un 6110, regalato da papà nel 1998. Non il navigator, proprio il 6110 con l’antennina che sporgeva e la mascherina fissa blu cangiante.
Lo uso ancora quando mi regalano qualche sim, a cui non tengo. E ultimamente l’ho ceduto a mia mamma come telefonino di scorta del suo 1110. Ché non si sa mai, mia mamma ha piuttosto sfiga con le batterie e con i software Nokia.
Poi passai al 6210. Daje, non il navigator. Quello vecchio, color alluminio. Vive gloriosamente ancora, con la batteria che dura 3 giorni e ospita la mia scheda dati quando non fa la scheda dati. Un gioiellino, uno che ne ha viste di tutti colori. O perlomeno ne ha viste trasparenti.
Mio padre ed io stressiamo molto i cellulari. Nel senso che per noi voli nel lago (ehm) o voli in canali di irrigazione (questa volta io non c’entro) sono accadimenti accadibilissimi. Io ricordo che il fu 5110 di mio padre, dopo essere stato ripescato dal pozzo (è una storia lunga, non chiedete) essere stato smontato e phonato funzionava poi benissimo. Ah, che bei tempi.

Io, dopo la morte dell’ultimo telefonino più evoluto – il primo e unico non Nokia, lo prometto – sono al 2610.
Ammetto che mi innamorai dell’E71, ma abitando in Italia, con queste tariffe di internet mobile, comprarlo…ehm, sarebbe bello provarlo, coff coff NOKIAAAA?!