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Symbian S60 e l’ultimo samurai

Al Nokia N97 il difficile compito di guidare il passaggio fra tradizione e futuro
Piuttosto che occhi a mandorla il Nokia N97 ha tratti somatici scandinavi, ma il ruolo che oggi gli compete è molto simile a quello toccato in sorte ai samurai due secoli fa: i depositari della arti marziali non vollero sottomettersi alle nuove leggi dell’Impero, che pure fedelmente al tempo stesso servivano, e si ritrovarono a dover fronteggiare con la forza quel processo di mutamento sociale e politico che di lì a poco avrebbe causato l’estinzione della loro “nobile” casta. Allo stesso modo, in un mercato nel quale il predominio del costruttore nordeuropeo è fortemente insidiato, lo smartphone deve farsi diligente interprete della tradizione (Symbian S60 5th Edition), pur avendo cura di accompagnare l’azienda verso il futuro e l’irrinunciabile innovazione.

Il ritmo impartito dal tocco delle dita
Come dimostra il proliferare di terminali tascabili dotati di touchscreen e sistema d’interazione proprietario, l’orientamento del mercato alle esigenze degli utenti oggi può sintetizzarsi in un aspetto chiave che ha il sapore della sfida: proporre un’interfaccia tattile che sia al tempo stesso semplice, funzionale ed esteticamente accattivante.

Pur nei limiti imposti dalle inadeguate matrici genetiche del sistema operativo, la punta di diamante Nokia centra l’obiettivo, e lo fa al meglio delle sue possibilità: lo dimostrano l’home screen, nativamente implementato con utili widget personalizzabili (Facebook, Contatti, Calendario, orologio, previsioni meteo ed altro), ed il disegno “finger friendly” dei pulsanti di accesso ai programmi ed alle impostazioni. Forse obbligata, di certo opinabile, è invece a nostro avviso la scelta del doppio tap come strumento di interazione con le funzioni contestuali: se da un canto il metodo permette di agevolare e non intralciare il panning e lo scrolling (prossimamente “cinetico”) dei contenuti, dall’altro rende meno immediato l’utilizzo del dispositivo quando lo si impugna con una sola mano.

Se invece di mani se ne usano due il Nokia N97 non ha da temere confronti: grazie all’efficace e confortevole meccanismo basculante a scatto la tastiera hardware si apre in modo naturale, con la leggera spinta di un solo dito. Il sistema consente il rapido accesso ai gestionali di SMS ed e-mail, favorendone all’occorrenza il tempestivo invio di messaggi. A fronte della doppia battuta richiesta per caratteri speciali ed accentati, numeri e punteggiatura, per merito del riuscito layout e del puntuale feedback dei pulsanti la digitazione risulta inoltre rapida e precisa, anche dopo un periodo di apprendimento relativamente breve.

Produttività e potenza: stabile equilibrio, in movimento.
La buona autonomia del Nokia N97, che rende merito anche alla “ingombrante” batteria da 1.500 mAh, consente un esercizio d’uso rassicurante: durante i test il device non ha mai rivendicato il diritto ad una presa di alimentazione, se non dopo essere stato sottoposto per un’intera giornata ad intensi carichi di lavoro. D’altra parte la gestione parsimoniosa del chipset, delle abbondanti periferiche integrate e dei processi di sistema, non inficia le prestazioni: con buona pace di chi al proprio smartphone chiede piena operatività, l’N97 risponde ai comandi con immediatezza e disinvoltura. Solo di rado possono registrarsi leggeri ma non compromettenti impuntamenti, ed in specie quando la memoria RAM è occupata da numerose applicazioni aperte in background. Il connubio tra soddisfacenti performance, stabilità ed autonomia, si traduce in quella sensazione di rassicurante affidabilità che gli strumenti professionali devono necessariamente poter trasmettere.

Ma il giovane All-In-One non è soltanto “lavoro”, come d’altra parte testimonia il paragrafo delle specifiche tecniche che si riferisce alla memoria: grazie all’area di archiviazione da ben 32 GB, espandibile ulteriormente tramite microSD (sgradita l’idea di costringere lo slot all’interno del vano batteria), l’N97 può prestarsi al meglio come Portable Media Player. La funzione di intrattenimento è peraltro rinvigorita dalla generosa diagonale (3.5’’) e dalla soddisfacente risoluzione (640 x 360 pixel) del display, dalla fedele fotocamera (5 MP, ottiche Carl Zeiss), e dal discreto supporto ai più diffusi standard audio/video, compresi i filmati in formato FLASH disponibili su Youtube.

Un cavaliere imbattibile
È giusto tuttavia ricordare che l’N97 non si è sempre rivelato vincente nella comparativa a tappe alla quale era stato chiamato le scorse settimane su queste pagine (in calce sono riportati i link agli approfondimenti originali). Ci riferiamo in particolar modo all’esito della prova del GPS, mostratosi talvolta incerto in presenza di condizioni difficili ma non proibitive; alla migliorabile qualità dei materiali impiegati per la realizzazione della scocca; al raggio d’azione del Wi-Fi, ampio ma leggermente inferiore a quello dei concorrenti; alla velocità nominale nella connessione dati 3G. Per contro il device aveva stracciato i rivali nell’esame della fotocamera, e si era pienamente distinto in tema di design, ergonomia e navigazione Web. Dunque quale il giudizio definitivo?

A dar retta alla storia, ai suoi ricorsi ed alle reinterpretazioni cinematografiche, questo “ultimo samurai” del clan Symbian è destinato in un futuro più o meno remoto a cedere le armi a nuovi protagonisti, seppure con onore. Ma fino ad allora nessuno s’illuda: l’N97 è indubitabilmente in grado di proporsi non soltanto come uno dei più fieri condottieri della gamma Nokia, ma anche di tutto il segmento high-end della telefonia mobile. Le sue armi più affilate sono proprio quelle meno evidenti: il giusto equilibrio tra prestazioni, stabilità e dotazione hardware (un raro concentrato di tecnologia); la gratificante e rassicurante esperienza d’uso; l’oramai sconfinata disponibilità di servizi dedicati e spesso esclusivi forniti da Nokia. E se la multinazionale europea si mostrerà capace di confrontarsi ad armi pari con i più diretti concorrenti anche sul loro campo di battaglia, portando a maturazione l’ancora acerbo negozio online di software, allora sarà davvero difficile anche soltanto impensierire l’N97. O chi, in un modo o nell’altro, nel frattempo ne avrà ereditato la spada.

(crosspostato su Solo Palmari.



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5 commenti »

    • Bellissimo articolo!!!!

    • l’n97 è davvero l’anello di tramite tra quello che è stato e quello che sarà; Nokia, per far abituare la fedele clientela, sta cercando di rendere più morbido lo stacco generazionale con i prossimi dispositivi e credo che con questo ultimo “all in one” ci sia riuscita egregiamente!!!

      Ciao 🙂

      ps: mi complimento per l’articolo, è uno dei più bei pezzi che io abbia mai letto su un webzine specializzato!!! Veramente FANTASTICO!!! Bravo!

    • Bell’articolo, davvero!
      Fantastico l’n97…e direi che OVI potrebbe essere ciò che Imperatore chiama il “tramite tra quello che è stato e quello che sarà”.

    • Che cosa simpatica rileggere a quattro anni di distanza questo articolo di… Gianni Carfagno. 🙂

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